venerdì 31 ottobre 2014

Recensione di Storm di Joe Morris e Chris Cretella, 2014



Una vera e proprio tempesta di corde, plettri, unghie e chitarre con le corde di nylon. Se “nomen est omen” il titolo del cd rappresenta perfettamente i contenuti musicali in esso rinchiusi, Joe Morris e Chris Cretella agiscono a 360 gradi suonando le loro chitarre classiche in modo innovativo e diverso dal solito. Nelle loro complesse costruzioni improvvisative creano una articolata architettura sonora nel quale la normale e conosciuta timbrica della chitarra classica viene completamente sconvolta.
Perché stupirsene? E’ dal 1969 che Joe Morris ha scelto di gestire la propria carriera e la propria visione musicale sempre all’insegna della ricerca, dell’innovazione e del puro integralismo creativo. Coerenza, integrità e puro spirito artistico sono da sempre le motivazioni che lo spingono a spingere sempre più avanti i limiti della propria creatività, motivazioni che qui troviamo perfettamente condivise da Chris Cretella, suo allievo presso il New England Conservatory of Music.
Il risultato non è sicuramente un cd dalle soluzioni melodiche o orecchiabili ma l’espressione di un pensiero artistico, musicale, creativo e improvvisativo radicale, innovativo che richiede un ascolto impegnato, intenso e dedicato. Non lasciatevi spaventare dalle cascate di suoni e dal carattere torrenziale della loro musica: Storm è una delle cose più interessanti che ho ascoltato nel 2014.

Molto bello anche il packaging del cd, semplice, minimale, pulito e preciso. Spero che le mie foto possano renderne giustizia.



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