mercoledì 9 dicembre 2009

Intervista a Marco Maguolo parte seconda


Quali chitarre ricordi con più affetto?




Ogni chitarra è un piezzo e 'ccore! Comunque la storia più bella è la follia che ho realizato per Mauro Zanatta. Oltre allo strumento, (chitarra a 13 cori, 21 corde totali) c'è dietro un anno di lavoro e discussioni. Lui veniva in laboratorio e con i pezzi di legno in mano, passo passo, decidevamo come procedere. Alla fine abbiamo montato le corde assieme, è stato molto bello. Devo molto a Mauro, se faccio questo lavoro lo devo anche a lui.

Si fa una gran parlare a volte della liuteria come una vera forma d’arte, cosa che è sicuramente vera per alcuni strumenti .. i violini di Stradivari, ad esempio, tu come liutaio, ti senti più vicino all’arte o .. all’artigianato artistico? E perché?

Ho pensato molto a questo. Se parliamo in linguaggio comune, il modo di dire “Sei un artista” è spesso utilizzato per sottolineare ed apprezzare le capacità di una persona. Se penso invece alla parola “artista” io intendo l'ultimo anello della catena, alla fine del processo creativo. L'artista deve esprimere concetti o dare emozioni non basta che si legga la sua presenza o unicità nell'opera che ha prodotto. Il liutaio è un artigiano, continua a riprodurre uno strumento che deve essere utilizzato dai musicisti (artisti). Per quanto ogni strumento sia unico e si possa leggere la mano dell'uomo che lo ha costruito, rimane sempre un oggetto di artigianato artistico, o semplicemente un oggetto, almeno fino a quando un musicista non gli da vita. Non vedo la ragione di doversi sentire artisti quando dietro la parola artigiano c'è già un mondo infinito ed una dignità puramente umana.

E’ vero che fai tutto “in casa”? Filetti, ponticelli, etc? Qual è il costo di una tua chitarra?

Secondo me una chitarra di liuteria non può prescindere dall'essere originale in tutte le sue parti, quindi non utilizzare semilavorati, filetti già assemblati o rosette pronte. Ritengo che anche la vernice sia importante, secondo me il pregio artigianale della gommalacca o delle vernici ad olio (anche se nella chitarra non si usano) è importantissimo, non condivido la scelta di utilizzare vernici sintetiche date a spruzzo su strumenti di pregio, ma forse questo è una mia fissazione.
Quindi si, faccio tutto a mano.
Quest'anno vendo a 2200 euro, ogni anno aumento di 100 euro. Penso che manterrò questa politica anche in futuro, ho visto che funziona anche perchè in questo modo il cliente ha sempre la garanzia che il suo strumento non perderà mai di valore.

So che di recente si è fatta un po’ di inutile polemica attorno alle tue chitarre, qualcuno in internet non sembra capacitarsi come fai a fare chitarre così a questi prezzi .. che cosa è successo?


Uno degli infiniti difetti che ha il web è quello che ci si può nascondere dietro un nikname e parlare a vanvera. Non mi disturba se le mie chitarre non piacciono, può capitare. La cosa che non mi piace è quando si critica senza competenza, e senza aver mai visto un mio strumento (neanche in foto) mettendo in discussione la mia onestà e la mia serietà nel lavoro. La faccenda comunque è chiusa, c'è stato un dibattito su un blog che si è concluso. Se comunque altri avessero di questi dubbi sappiano che possono venirmi a trovare quando vogliono. Per chi fosse interessato ad approfondire vada a leggersi sul blog di Luca Waldner l'argomento “la crisi”.
La scelta del prezzo è una questione molto importante per inserirsi nel mercato. La mia è stata ben meditata, prima di tutto perchè ho fatto anche l'operaio e conosco il costo del denaro, poi perchè preferisco vendere a meno ma avere la “sicurezza” di vendere tutto. In questo senso porto avanti il nome del mio Maestro Mario Novelli. Grazie al suo eccezionale rapporto qualità prezzo, molte persone, che non si sarebbero mai potute permettere di spendere, hanno suonato su uno strumento di liuteria. La liuteria è anche cultura, è importante diffonderla.


Parliamo di marketing. Quanto pensi sia importante per un professionista del tuo settore? Intendo dire: quanto è determinante essere dei buoni promotori di se stessi e del proprio lavoro nel mondo della musica di oggi?

Penso sia importantissimo in qualsiasi settore. Non penso al marketing ad alti livelli, quello che ha bisogno di un percorso universitario, ma piuttosto di quel buon senso ed intuito che è necessario nel momento in cui ti devi proporre ad un pubblico, al cliente o comunque a chi ti può dare lavoro. Conosco enormi Musicisti, persone nate per fare questo mestiere, che hanno un grande difetto: sono troppo artisti. Ritornando alla domanda precedente, secondo me bisogna essere sprattutto artigiani, professionisti e quindi imprenditori di se stessi.


continua domani

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