martedì 2 giugno 2009

Gavin Bryars: Un ritratto


Gavin Bryars, nato nel 1943 a Goole, Yorkshire, costituisce il più originale e provocatorio esponente di una generazione di compositori insolitamente dotata. Ha iniziato la sua carriera partendo da una posizione sperimentale, rara nella musica britannica, ed ha continuato una linea radicale, pur conseguendo un successo internazionale.
Mentre studia filosofia all’Università di Sheffield, diviene un contrabbassista jazz professionista ed un pioniere della libera improvvisazione, si accosta alla nascente estetica minimalista, che proprio negli anni Sessanta si impose nel mondo musicale anglosassone. Gli studi su Duchamp, l’adesione al movimento contemporaneo Fine Arts avvicinano Bryars all’arte del rimaneggiamento, della manipolazione di materiali preesistenti, raccolti, sottratti, presi in prestito ad uso capione (ne è un celebre esempio la composizione del 1971 Jesus’ Blood Never Failed Me Yet oppure The Sinking of the Titanic del 1969). E la rielaborazione diventa una costante di Bryars anche su brani già scritti da lui e pubblicati.
Una svolta decisiva nella sua evoluzione è la sua prima opera Medea, messa in scena in una première all’opera di Parigi nel 1984 nell’ambito di una produzione diretta e ideata da Robert Wilson. Egli è autore di altre due opere: Doctor Ox’s Experiment ("L’esperimento del dottor Ox") (English National Opera, 1998) e G (Magonza, 2002), commissionate dallo Staatstheater Mainz in occasione del 600° anniversario di Gutenberg.
Bryans non si è posto limiti nel tradurre i suoi ampi interessi letterari in musica non operistica: ad esempio, il suo entusiasmo per i testi antichi inglesi nel lavoro corale-orchestrale The War in Heaven ("La guerra in Paradiso") del 1993; per Dracula di Bram Stoker all’interno di The North Shore ("La sponda settentrionale") del 1994; per The Last Days of Immanuel Kant ("Gli ultimi giorni di Immanuel Kant") di Thomas de Quincey nel lavoro corale And so ended Kant’s travelling in ths world ("E così finì il viaggio di Kant in questo mondo"). I suoi collaboratori viventi comprendono Blake Morrison, il poeta libanese-americano Etel Adnan, in particolare per il ciclo di canti Adnan Songbook, per soprano e sei musicisti, e la poetessa canadese Marilyn Bowering. Ha recentemente avviato un’intensa collaborazione con il Latvian Radio Choir, con cui eseguirà a breve una serie di registrazioni.
Ha inoltre realizzato una notevole produzione di musica da camera, tra cui 3 quartetti per archi, sia destinati al proprio ensemble (da lui fondato nel 1981) che ad altri artisti. Parimenti numerose le composizioni per archi, nonché concerti per violino, viola, violoncello, basso doppio (più uno per basso jazz) nonché per sassofono e oboe basso.
Un importante tratto distintivo della sua produzione deriva dalle sue collaborazioni con le arti visive (è stato per diversi anni insegnante presso scuole d’arte). Ha realizzato installazioni/spettacoli per la Liverpool Tate Gallery, la Tate St. Ives, il Chateau d’Oiron, tra gli altri, ed ha lavorato collaborato con Juan Munõz per l’opera A Man in a Room, Gambling ("Un uomo in una stanza, gioco d’azzardo").
Bryans ha lavorato per molti anni con interpreti di musica antica ed ha avviato una serie di sette libri di madrigali: attualmente, tre sono completi – per l’Hilliard Ensemble (testi di Blake Morrison), per il Trio Mediaeval Sextet (testi di Petrarca) e per Red Byrd (testi di Petrarca, tradotti da JM Synge). Un quarto è in elaborazione, per le otto voci del gruppo italiano Vox Altera (testi ancora una volta di Petrarca). L’artista sta inoltre portando a termine un’ampia raccolta di "Laudi" concentrate sulla voce del soprano Anna Maria Friman, oltre ad un’intensa collaborazione col tenore John Potter, in precedenza componente dell’Hilliard Ensemble. Entrambi questi cantanti sono ora membri del suo ensemble.
Negli ultimi vent’anni, Bryars è inoltre stato molto attivo nel mondo della danza. Nel 1999 ha scritto la musica per BIPED, con coreografie di Merce Cunnigham e sta attualmente collaborando con la coreografa Carolyn Carlson per una serie di lavori che hanno avuto inizio con Writings on Water ("Scritte sull’acqua") presentata alla Biennale di Venezia (2002).
La sua opera conta numerose incisioni per Incus, ECM, Point, Philips, Argo, Clarinet Classics, Déphenéo, CBC Records e, più di recente, per la sua etichetta privata GB Records.

E’ stato direttore del gruppo "sperimentale" Portsmouth Sinfonia (in cui lo scambio di strumenti da parte di un’orchestra di musicisti professionisti costituiva una divertente provocazione)


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