martedì 17 marzo 2009

File under Futurism: frequenze e sentenze



2. In particolare l’arte dovrà esaltare il dinamismo, la velocità, l’energia e l’azione umana, in ogni campo; dovrà sfuggire alla museificazione per rinnovarsi continuamente nei temi e nelle tecniche; dovrà incidere profondamente nel tessuto sociale; dovrà provocare, scuotere, usare violenza psichica e anche fisica (si pensi, ad es., alle movimentate conclusioni delle serate futuriste).
Nel corso dell’anno 1909 Marinetti entra in contatto con un gruppo di giovani pittori italiani pronti a elaborare e a praticare in pittura l’idea futurista; essi sono: Umberto Boccioni (1882-1916), Giacomo Balla (1871-1958), Carlo Carrà (1881-1966), Luigi Russolo (1885-1947) e Gino Severini (1883-1966), i quali, nel corso del 1910, aderiscono al movimento e pubblicano il Manifesto dei pittori futuristi e il Manifesto tecnico della pittura futurista.
Il gruppo incomincia a organizzare spettacoli di teatro e di poesia, esposizioni di pittura e di scultura; la più importante, quella che lancerà il Futurismo sulla scena internazionale, si apre nel 1912 a Parigi, alla Galleria Bernheim-Jeune, col titolo Les peintres futuristes italiens; verrà in seguito presentata a Londra, Berlino, Amsterdam, L’Aia, Monaco di Baviera e in America.
Il pittore Severini, che per alcuni anni aveva abitato a Parigi, contribuisce a stabilire un legame, destinato a colorirsi di toni polemici, tra cubisti parigini e futuristi; anche Guillaume Apollinaire, sempre attento alle novità, s'interessa a loro.
Negli anni tra il 1909 e il 1915 il Futurismo vive una vita attivissima e tempestosa, costellata da una serie di prese di posizione teoriche o manifesti, sia nel campo letterario sia in quello delle arti figurative: nel 1912 viene pubblicato il Manifesto della scultura futurista, nel 1914 il Manifesto dell’architettura futurista, firmato da Antonio Sant’Elia (1888-1916), grande architetto e urbanista, e nel 1915 il Manifesto della ricostruzione futurista dell’universo, firmato da Balla e Fortunato Depero (1892-1960), per non citare che alcuni tra gli scritti programmatici del periodo. Nel 1913 Marinetti intraprende un viaggio a Mosca, suscitandovi grande interesse e rinsaldando il legame con i circoli dell’avanguardia russa.


- avanguardia e risoluzione - frequenze e sentenze - movimento e manifesto - velocità e dinamismo

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Quel titolo mi ricorda qualcosa... vero? :) I video sono proprio una rilevazione... Molto interessanti ed, in qualche modo, ironici...
Se non iconici! C'è un libri molto interessante che parlava della "transumanità" dell'arte futurista. Molto molto interessante il capitolo sulla musica! Appena lo ritrovo ti devo troppo dare il titolo!

Andrea Aguzzi ha detto...

eh il vecchio Battiato! Adoro quella canzone ... belli i video vero? Carmelo Bene è una forza della natura .. mandami quel titolo, mi incuriosisce :-D