mercoledì 10 dicembre 2008

Recensione di La musica di Toru Takemitsu di Peter Burt di Empedocle70



BURT Peter


La musica di Toru Takemitsu


BMG RICORDI 2003


pp.263


Questo è senz’altro un libro eccellente e indispensabile per chiunque voglia avvicinarsi e cercare di capire la musica di Toru Takemitsu. Per esplicita scelta dell’autore, il libro prende in esame solo le composizioni che il musicista giapponese ha destinato alla sala da concerto, tralasciando la produzione per il cinema, per la radio e in generale relative ad un repertorio più leggero. Il punto centrale dell’analisi svolta da Peter Burt sembra essere l’integrazione tra le diverse visioni culturali, quella occidentale e quella giapponese svolta da Takemitsu e come punto di partenza per la sua analisi è il collocare le idee del compositore giapponese in un quadro più ampio di relazione storiche, sociali ed ambientali. Il libro infatti inizia focalizzando lo sguardo sul modo in cui il Giappone negli ultimi tre secoli ha affrontato il rapporto con l’Occidente, evidenziando le strutture portanti della cultura giapponese, sulla base della teoria coniata dallo storico Arnold Toynbee che spiega i tipi di pensiero "progressivo" o "ricettivo" presenti nel paese con le espressioni "erodesca" e "zelotista": il primo si riferisce al tentativo di conoscere ed applicare le strategie dell’avversario, il secondo mira a mettere in campo con scrupolosa esattezza la propria tattica arroccandosi così in posizioni tradizionali. Burt si serve di queste due opposte visioni “strategiche” per descrivere l’evoluzione della musica di Takemitsu: dal periodo degli studi della musica occidentale in cui il compositore quasi rinnega le proprie origini, ai contatti con John Cage e al conseguente recupero della sua radice giapponese fino al tentativo di integrare le due tradizioni.
Burt ipotizza che il rifiuto della tradizione giapponese da parte di Takemitsu, almeno in una fase iniziale, sia riconducibile all'associazione della musica giapponese alla cultura militarista, all’estetica totalitaristica da regime che era stato imposto in Giappone, così come in Italia e Germania. E' in questo humus culturale che cresce Takemitsu, che assume grandi dosi di musica occidentale sotto forma di Debussy, Messiaen, Franck, Fauré, riconosciuti tutti come modelli del compositore giapponese. Eppure con il passare del tempo non solo si ammorbidisce la sua posizione nei confronti della musica tradizionale, assimilata inconsciamente sottopelle (ad esempio attraverso l'utilizzo di strutture pentatoniche tipicamente tradizionali), ma anche approcciando le tendenze più legate all'avanguardia che in Europa sta ricostruendo la tabula rasa lasciata dalla guerra. In particolare l'interesse di Takemitsu si concentra sulla musica elettronica e sulla musica concreta, vissuta quest'ultima come vettore di associazioni descrittive, che guideranno il compositore direttamente alla maturazione di capacità spendibili con buoni esiti anche in campo cinematografico. Le esperienze nelle radio e con il gruppo Jikken Kobo individuano una storia ancora poco nota dalle nostre parti, di recente esplorata in modo arguto e divertente da Julian Cope all’inizio del suo libro Japrocksampler.
La carriera di Takemitsu viene qui ricostruita in 12 tappe-capitoli: il Requiem, le avventure seriali, le esplorazioni timbriche, l'indeterminazione cageinana, modernismo/pentatonia/tonalità, un oceano senza Oriente e Occidente. Ogni capitolo contiene dettagliate analisi musicologiche, melodiche e armoniche e confronti accurate tra le diverse opere e i diversi periodi compositivi attraversati da Takemitsu e le opere dei compositori a cui lui guardava come modelli (Messiaen in particolare), guidando il lettore attraverso la carriera e il percorso musicale del compositore giapponese. Completano il lavoro un catalogo delle opere e una bibliografia molto dettagliate.
Uno punto di rammarico, a mio avviso, la totale mancanza di una discografia e in particolare di qualche consiglio su quale incisione ascoltare. Possibile che a un super esperto come Peter Burt sia mancato il coraggio di dirci quali dischi di Takemitsu vale la pena acquistare?


Empedocle70



Video: Rain Tree - Toru Takemitsu






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