martedì 11 dicembre 2007

Fauvel: 'Tristano', il 'romanzo multiplo' di Nanni Balestrini

Non poteva sfuggire alla nostra attenzione di borgesiani convinti la notizia dell’uscita in questi giorni del ‘romanzo multiplo’ di Nanni Balestrini ‘Tristano’ (editrice DeriveApprodi)

http://www.deriveapprodi.org/estesa.php?id=332&stato=novita

Per la verità, come dice lo stesso autore nell’intervista pubblicata da Repubblica il 28-11, non si tratta di una ‘novità’ assoluta: la storia del ‘Tristano’ comincia infatti nei primi anni ’60, durante la stagione della c.d. neoavanguardia, di cui Balestrini era autorevole esponente. ‘Con l’elettronica diventava possibile costruire un romanzo fatto di tante varianti: ‘Tristano’ doveva essere un’opera in numero indefinito di libri dove le frasi si ricombinavano, ma il problema era di come stamparlo… Oggi esiste una nuova macchina che può stampare, senza fermarsi, tutte le copie che si desiderano, una diversa dall’altra. Così ho programmato 2500 versioni diverse del testo..’.
Naturalmente, avendo appena pubblicato sul blog l’articolo di Paolo Albani in cui si parla di OULIPO, viene spontaneo ricordare i ‘Cent Mille Milliards de Poémes’ di R. Queneau, definiti dall’autore ‘una macchina per fabbricare poesie’, che si ispira evidentemente agli stessi principi. Fra l’altro, quest’opera, a differenza del romanzo di Balestrini, fu integralmente stampata (ed.Gallimard) grazie ad un espediente reso possibile dalla particolare struttura del testo poetico. Si tratta infatti di un sonetto, quindi di una poesia composta da 14 versi per ciascuno dei quali esistono 10 varianti liberamente interscambiabili: ciascuno di questi 14 versi con le relative varianti fu stampato su una striscia di carta. Naturalmente, però, anche in questo caso un moderno pc rende possibile il gioco combinatorio in modo molto più facile e veloce:
http://www.parole.tv/cento.asp
Non diversa la sorte del ‘Musikalisches Würfelspiel’ il ‘gioco per comporre musica con i dadi’ attribuito, forse arbitrariamente, a Mozart, ma che comunque risale alla sua epoca. Il funzionamento prevedeva ‘l’utilizzo di un paio di dadi e di apposite tabelle, contenente una certa quantità di battute musicali, ciascuna abbinata ad un numero d’ordine. Tali battute, ancorché sistemate dall’autore in ordine sparso, rispondono tuttavia ad uno schema armonico che, grazie al lancio dei dadi, puntualmente si ricostituisce..’, consentendo ‘una serie di risultai sonori pressoché inesauribile’. Ecco cosa avviene trasferendo le regole di questo gioco su un programma per pc:
http://sunsite.univie.ac.at/Mozart/dice/
Un’ulteriore conferma del fatto che Borges, scrivendo il suo 'Tlon, Uqbar, Orbis Tertius' , aveva ragione?



Fauvel

1 commento:

Rustego ha detto...

Sto cercando notizie su questo argomento estremamente interessante - le livre.
Grazie delle informazioni!
Buona giornata,
L